E’ la nuova frontiera del risparmio per le piccole realtà impren-ditoriali o start-up. Si condividono servizi, tempo e spazi.

L’obiettivo della nostra associa-zione è dare consapevolezza a chi farà parte di questo progetto che esso è innovativo e sostenibile, portando a conoscenza di tutti, i vantaggi che una gestione di impresa o start-up in questo contesto ha.

Non è più una novità che i costi per impiantare una nuova attività siano generalmente alti.

La possibilità di trovare uno spazio funzionale, in un’area centrale e a costi bassi sembra difficile da realizzare se non impossibile, soprattutto per le start-up, e ciò a causa dei fitti per uso commer-ciale molto elevati.

Gli spazi condivisi, possono essere una soluzione al blocco dello sviluppo che esiste nel nostro territorio.

Partendo da qui ci soffermeremo su quali sono le caratteristiche principali del progetto.

Da sottolineare le ricadute po-sitive provenienti dallo scambio intergenerazionale.

Negli spazi condivisi lavorano e si incontrano giovani, adulti, anziani, coppie e famiglie.

insieme di persone che si relazionano, e da cui possono nascere altre proposte.

E così ad esempio gli anziani possono rompere il muro di solitudine partecipando ad inizia-tive anche gratuite, quali ad esem-pio il poter leggere un quotidiano, o un libro messo a disposizione dalla libreria.

Il coworking è la nuova frontiera del risparmio in particolare per le start-up; è ormai arrivato in Italia da circa dieci anni. I coworker creano rete in cui svolgere le proprie attività dividendosi servizi e soprattutto spese. Ciascuna attività è gestita in proprio, ma facendo rete, ogni attività può usufruire dell’altra. Ad esempio se all’interno dello spazio condiviso esiste un’area attrezzata dedicata agli eventi, sicuramente chi apre la libreria potrà usufruire dello spazio, senza costi aggiuntivi, organizzando la presentazione di un libro e appoggiandosi al punto ristoro o al bar per dare un servizio di migliore qualità e ampliare le relazioni con gli altri della rete. Un aspetto importante è senza dubbio quello culturale, dove  si condivide il sapere. Creando eventi aperti verso l’esterno, l’obiettivo è farlo diventare un laboratorio ed un centro culturale. Tutto ciò favorisce un aumento delle relazioni tra chi condivide gli spazi.

Ogni cosa si decide con chi fa parte della rete, tutti insieme, per alzare il livello qualitativo dei servizi che si vanno a proporre, cercando di minimizzare i costi al massimo.

Punto di forza del progetto sono le politiche ecologiche ed eco-sostenibili che sono alla base di questi servizi. A fianco di un ambiente sicuro, senza barriere, per gli anziani e per i diversa-mente abili, si ha la garanzia di attività a basso impatto ambien-tale. Utilizzo di materie prime di alta qualità.

Il punto ristoro ed il bar, previsti come spazi per questo progetto, utilizzeranno prodotti alimentari soprattutto biologici.

Gli arredi, e tutto ciò che si andrà ad utilizzare escluderanno l'utilizzo delle plastiche.

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Quot’Azione non è solo un nuovo modo di fare impresa sociale. La rete condivide la propria vita. E anche il lavoro.

Perché il progetto offre anche molte opportunità, a partire dalla sua concreta realizzazione.

È cosa nota che la crisi partita dal 2008 ha decimato posti di lavoro: progetti come questo possono offrire concrete opportunità lavorative con molte potenzialità. 

È tuttavia dalla gestione che ven-gono già i primi piccoli risultati.

Tutti i servizi interni di questo insediamento, come libreria, agenzia viaggi, factory schools (un numero approssimativo di 6 facto-schools), galleria d’arte, studio fotografico con sala posa, lounge music bar e punto ristoro, hanno attività esterne che si fanno pagare per poterne usufruire. Come si può comprendere, gli effetti di questo progetto sono altamente benèfici in termini di sviluppo di servizi, abbattimento dei costi, e ricadute occupazionali.